Giovedì sera i
Wipptal Broncos hanno affrontato in casa la capolista Sisak. Dopo 2 sconfitte
consecutive, i Wildpferde tornano alla vittoria e sconfiggono i croati per 4:3.
La partita è
iniziata in modo abbastanza equilibrato, con i padroni di casa della Wipptal
che hanno avuto le occasioni migliori. Queste sono state sfruttate
immediatamente: dopo 3 minuti Leo Kruselburger si è lanciato da solo verso la
porta degli ospiti e ha segnato con precisione perfetta portando il risultato
sull'1-0. Solo 5 minuti dopo è arrivato il secondo gol. In superiorità
numerica, i Broncos hanno impiegato solo 9 secondi prima che Davide Conci
infilasse un rimbalzo nella porta vuota. Sebbene gli ospiti abbiano continuato
ad avere buone occasioni, sono stati ancora una volta i padroni di casa a
esultare. Dopo che James Livingiston ha sprecato l'occasione per il 3-0 al 16°
minuto, il numero 12 ha esultato poco dopo, aumentando ulteriormente il vantaggio.
Nel secondo
tempo, i croati sono riusciti a segnare il meritato gol del 2-1 dopo 23 minuti.
Da quel momento in poi, solo una squadra ha giocato: i Wipptal Broncos. Questi
ultimi hanno creato occasioni da gol ogni minuto, tra cui quattro o cinque che
avrebbero dovuto finire in rete, ma la fortuna del primo tempo si è trasformata
in sfortuna e nessuna di queste occasioni è andata a segno. Come se non
bastasse, al 37° minuto Sisak ha accorciato le distanze portandosi sul 2-3. I
tifosi alla Weihenstephan Arena non potevano credere ai loro occhi. Nonostante
la netta superiorità nel secondo tempo, questo si è concluso con un 2:0 per gli
ospiti. Anche nel terzo tempo i Wildpferde hanno continuato a spingere. Ancora
una volta gli ospiti in bianco hanno esultato e hanno pareggiato dopo 46
minuti. Mentre molti tifosi temevano il peggio, il nostro capitano Paul
Eisendle ha dimostrato carattere e ha trasformato un passaggio perfetto di
Jerkko Rämö al 49° minuto portando il punteggio sul 4:3. Da quel momento in poi
hanno giocato solo i croati, ma Eisendle & Co. hanno salvato il vantaggio
nonostante sei minuti di inferiorità numerica negli ultimi 8 minuti, superando
di poco il traguardo.