Vittoria difficile sul Fassa

domenica 5 gennaio 2014

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Contro il Fassa i Broncos guadagnano tre punti non facili, ma importantissimi. Anche se nelle file degli ospiti oltre a Burlin e Laine in difesa mancano ancora altri giocatori, la squadra come sempre dà il 120 % ed in diverse occasioni mettono in imbarazzo i Broncos, i quali possono ringraziare Joni Myllykoski che sopratutto nel primo drittel annichilisce diverse occasioni d’oro per gli ospiti.

In fase difensiva gli stalloni stasera non brillano e gli attaccanti pericolosissimi del Fassa costruiscono ben cinque occasionissime solo nel primo tempo. A passare in vantaggio però sono i Broncos che sfruttano una superiorità numerica, quando Erat imbecca Wieser che da solo viene dalla linea blu, prende mira a testa alta e piazza un polsino imparabile dal bordo del cerchio d’ingaggio. Solo poco dopo Myllykoski deve compiere due miracoli sul pericolosissimo Jeslínek, quando prima gli ruba un tap-in a botta sicura e poi gli para anche il rebound. La partita a questo punto è abbastanza equilibrata, ma le occasioni migliori sono degli ospiti, mentre i Broncos nella propria zona difensiva in diverse occasioni non sono all’altezza. A un minuto e mezzo dalla prima sirena Eastman che poco prima è ritornato dalla panca puniti s’invola da solo verso Vallini che gli dice di no, Roman Erat centra il palo con il rebound, ma T.J. Caig segna sul terzo tentativo; la rete viene data ad Erat. Il Fassa però non ci sta ed a 38 secondi dall’intervallo Iori può segnare su rebound mentre è apparentemente circondato da tre giocatori dei Broncos.

Nel secondo tempo però i padroni di casa tornano molto migliorati, perché anche se il Fassa rimane pericoloso, i Broncos sono meglio posizionati e sembrano anche più concentrati rispetto ai primi 20 minuti. Dopo 4 minuti scarsi Stofner fa partire in contropiede T.J. Caig che da solo davanti a Vallini non lascia scampo al giovane portiere e trasforma per il 3-1. Gli stalloni ora si tirano un po’ indietro ed il Fassa di conseguenza ha più occasioni, ma Myllykoski appare imbattibile. Al 32° lo aiuta anche Liotti che in extremis recupera un tentativo di aggiramento della porta da parte di Jeslínek sulla linea di porta, e poco dopo è ancora Jeslínek a sbagliare la mira su un tap-in a botta sicura. Dall’altra parte del campo Roman Erat fa meglio, quando sul passaggio di Wieser al 37° minuto devia il disco in rete per il 4-1. A 46 secondi dal secondo intervallo però i Broncos ancora una volta sono disattenti nella propria zona difensiva e si dimenticano di Kostner, il quale viene lasciato da solo sul palo e può mettere dentro senza difficoltà su passaggio di Castlunger.

Il terzo tempo inizia con uno spavento quando Myllykoski viene sostituito da Steinmann, ma l’infortunio del finlandese non è grave e si tratta di una mera precauzione. Nel corso dei primi 60 secondi i Broncos incorrono in due penalità con Stofner ed Eastman, ed il Fassa accorcia le distanze segnando il 4-3 in doppia superiorità numerica con il rebound di Jeslínek. I Broncos combattono e corrono come se la loro vita dipendesse da questa partita, ma nonostante l’impegno incredibile diversi giocatori sembrano stanchi, cosa che comporta tanti errori. Ciò nonostante gli stalloni hanno in mano le redini della partita ed al 48° minuto sfruttano un’altro powerplay. Prima Ludvík su rebound davanti alla porta spalancata tira il disco addosso ad un compagno, ma poco dopo T.J. Caig fa meglio. Imbeccato perfettamente da Erat dalla sinistra prima viene fermato da Vallini, ma poi sul proprio rebound segna il 5-3 a favore dei padroni di casa. Gli stalloni ora fanno la partita, Steinmann para ciò che c’è da parare e l’unica vera occasione ghiotta dei ladini viene sciupata clamorosamente da Jeslínek, il quale lasciato completamente solo davanti a Steinmann da tre metri sbaglia la mira. Gli stalloni costruiscono le occasioni migliori e quando l’allenatore degli ospiti Erwin Kostner toglie il suo portiere, T.J. Caig si assicura il hattrick personale con un tiro a porta vuota.

Foto: T.J. Caig oggi segna ben quattro reti, ma sul referto ufficiale è „solo“ una tripletta (Oskar Brunner)

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