Cade Fort Weihenstephan

giovedì 29 ottobre 2015

Contro il Valpellice, i Broncos devono assorbire la prima sconfitta tra le mura amiche di questa stagione, con i Bulldogs che, grazie ad uno spirito battagliero incredibile ed una difesa fatta di sacrifici e di lavoro, vincono questa partita per 3-2 nonostante i padroni di casa avrebbero potuto –no, dovuto!- segnare 5 o 6 reti. Comunque prima o poi doveva arrivare la partita che i Broncos avrebbero perso nonostante la superiorità sul ghiaccio. 42:24 tiri in porta parlano un linguaggio chiaro, ma è altrettanto chiaro il messaggio trasportato dal conto delle penalità contro i Broncos: zero. E non per nulla, uno degli adagi più vecchi nel mondo dell’hockey è che la fortuna sugli rimbalzi e sui dischi vaganti la si guadagna lavorando ancora più duramente dell’avversario.

La Valpe parte in quinta nonostante la panchina molto corta, uscendo dagli spogliatoi con il coltello tra i denti e chiamando al miracolo un attento Demetz già nel primo cambio su rebound dell’avanzato Canzanello. I Broncos comunque trovano la porta d’ingresso verso la partita e, passati i primi cinque minuti, dominano la l’incontro quasi a piacere. Ma c’è anche un secondo filo rosso che segna questa partita, e questo consiste nelle ripetute ingenuità e giocate troppo fantasiose che sull’intero arco dell’incontro offrono agli ospiti pericolosissime occasioni in contropiede. Esattamente da una di queste situazioni nasce il gol del 0-1 all’11° minuto nel bel mezzo di un periodo di forza degli stalloni, ma tutt’ad un tratto Petrov ed Ilic partono per un 2 contro 1 non difeso abbastanza energicamente dai Broncos. Di conseguenza, nonostante il save di Demetz, si apre una seconda opportunità e Petrov da dietro la linea di porta trova l’avanzato Canzanello, il quale realizza dello slot. Johnny Lazo ristabilisce la parità al 14° minuto, quando Signoretti blocca un tiraccio di Sirokovs in superiorità, Lazo vince la battaglia per il disco ed insacca freddamente per l’1-1. Seguono occasionissime di Baur e Walters, ma a 1:26 minuti dal primo thè arriva la doccia fredda: da dietro la linea di porta, Canale trova la sponda sul braccio di Demetz per tentare il tiro da biliardo, e visto che oggi è giornata per queste cose, il disco entra in porta – 2-1 per gli ospiti.

Nel secondo drittel la partita è segnata anche da un po’ di gioco piuttosto grezzo e macchinoso, e di conseguenza, nonostante la superiorità sul ghiaccio, si deve aspettare fino alla metà del tempo prima che Walters potrebbe segnare due reti nello stesso cambio. Dall’altra parte, Demetz tiene in partita i suoi con un’altra paratona. A 1:08 minuti dal termine, gli stalloni hanno un’altro powerplay, ma l’occasione migliore è per Caletti, il quale si può involare da solo verso Demetz, il quale però non gli concede nulla.

La stessa scena si ripete 29 secondi dopo la ripresa, ma questa volta Caletti spara dal cerchio d’ingaggio e Mark Demetz non può fare nulla su questa fucilata. Gli stalloni ora attaccano a testa bassa la rete difesa da Shane Madolora, ed al 44° minuto il primo blocco di powerplay trova il secondo successo: Lazo inventa un bellissimo passaggio che attraversa l’intera zona offensiva e trova Hughesman, il quale accorcia le distanze con un polsino di precisione. Da ora in poi giocano soltanto i padroni di casa che con Mair, Stampfer e Hackhofer hanno opportunità di primissima classe, ma Madolora, la dea bendata e l’incrocio dei pali impediscono il pareggio. Comunque, come già detto, anche dall’altra parte del ghiaccio non mancano i brividi, quando i casalinghi si perdono nelle prodezze, e Demetz due volte salva in extremis contro Ilic e Caletti. A parte queste interruzioni, si continua con l’assedio alla porta ospite, Hughesman manca lo specchio per un pelo al 59°, ma il gol decisivo non vuole saperne di arrivare.

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