Sconfitta evitabile nel duello di bassa classifica

sabato 15 ottobre 2016

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Contro la squadra con il maggior numero di gol subiti, i Broncos avrebbero dovuto esultare ben più spesso, ma non ci riescono più di una volta in occasione del 1-0 con Mair

In una partita, in cui i Broncos non solo per la quantita, ma anche per la qualità delle occasioni registrano un netto vantaggio, è ancora una volta l’avversario a lasciare il ghiaccio vittorioso. L’HC Gherdëina si aggiudica il duello “a sei punti” di bassa classifica con un risultato finale di 3-1, balzando al 12° posto, mentre gli stalloni sono ancora fermi all’ultimo posto con soli tre punti.

Non si può dire che i Ladini abbiano rubato qualcosa, ma semplicemente sono più concreti a sfruttare le occasioni, mentre i Broncos, molto più stabili in difesa rispetto alle ultime partite, non riescono a capitalizzare una caterva di occasioni nitidissime.

Nel primo tempo i Wipptaler sono nettamente superiori, e con l’eccezione dei primi due e degli ultimi tre minuti non lasciano agli avversari neanche l’aria per respirare, giocando a ritmi infernali. Dopo una bella azione personale, Daniel Erlacher al 5° minuto libera in maniera ideale Patrick Mair, il quale però da posizione ottima mette il puck sul palo nell’angolino. I Gardenesi spesso riescono a rimediare soltanto ricorrendo al fallo, e così i Broncos al 9° minuto si ritrovano con 30 secondi di doppia superiorità, nel corso della quale Francis Verreault-Paul per pochissimo non riesce a colpire il disco a porta vuota. La musica non cambia, Felicetti al 13° passa a Deanesi, il quale allunga di prima per Kofler, e “Tube” si ritrova da solo davanti a Rabanser, ma non riesce a superare l’estremo difensore degli ospiti. Tre minuti più tardi però Patrick Mair riesce a rompere il ghiaccio in superiorità numerica, riuscendo a battere Rabanser dalla distanza ravvicinata su un buon suggerimento di Verreault-Paul.

Il primo segno di vita degli ospiti porta la firma di Straka ed arriva a mezzo minuto dal termine, quando il ceco riesce a superare la linea di difesa, e con due difensori biancoblu alle calcagna non riesce a superare l’abilissimo Rimmer, il cui gambale annichilisce il tentativo dell’ex nazionale ceco.

La punizione per aver sprecato tante buone occasioni arriva al 24° minuto, con i Broncos costretti a giocare con l’ uomo in meno. Ellis tira dalla blu, Iori è in posizione ottimale sottoporta e riesce a deviare il disco, rendendolo imparabile per Rimmer. Subito dopo per Verreault-Paul si ripete l’azione del primo tempo, quando davanti alla porta spalancata un Gardenese all’ultimissimo momento riesce ad intervenire in maniera decisiva. Dopo quest’azione il fuoco dei Broncos si spegne, anche perché essi sembrano accusare il colpo dopo aver subìto il pareggio. Solo il gioco in inferiorità funziona a perfezione, quando i padroni di casa devono superare una doppia inferiorità numerica di un minuto, riuscendoci senza correre particolari rischi. Verso la fine del tempo, Kofler in penalty killing supera la difesa avversaria, ma sotto pressione non riesce a battere Rabanser. Nell’azione seguente gli stalloni incorrono in un’altra penalità per aggancio, frutto del gioco poco disciplinato in difesa, e quindi devono sopravvivere altri 1:32 minuti con due giocatori in meno, un esame che viene superato con bravura.

Nella frazione finale è di nuovo Mair che dopo due minuti e mezzo da una mischia mette il rebound solo sul gambale di Rabanser, ma le squadre in generale badano sopratutto a non commettere errori, e di conseguenza non si registrano più grandi occasioni. A 3:26 minuti dalla fine arriva la doccia fredda, quando Monferone dalla mezza balaustra tira in piena corsa, battendo Rimmer con uno slap forse non del tutto imparabile. I Broncos ci provano in tutti i modi, con 75 secondi sull’orologio tolgono il portiere, ma al suo posto entrano due attaccanti, cosa che ovviamente comporta una penalità per troppi giocatori in campo. Beddoes toglie Rimmer anche in inferiorità numerica, cosa che spiana la strada all’empty net goal del Gardena, con Straka che a 26 secondi dalla fine mette il sigillo sul 3-1 finale.

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