I Broncos non riescono a farsi valere

giovedì 15 dicembre 2011

2011-12-15-rit-wsv

Nella partita di giovedì contro il Renon, i Broncos incassano una sconfitta non meritata, la quale con un 0 a 4 oltretutto è anche oltremodo pesante. Con Paolo Bustreo, Brian Lee, Aaron Power, Daniel Erlacher e Tobias Kofler, gli ospiti della Wipptal devono rinunciare a cinque giocatori, ed oltre a ciò Florian Wieser, Ryan Ginand e Dirk Southern non sono al top della forma a causa di un'influenza. Ciò nonostante, i Broncos controllano la partita per lunghi tratti, ma non sanno capitalizzare le numerose occasioni da gol.

La rete del vantaggio dei padroni di casa all'11° minuto, segnata da Mac Faulkner, è sintomatica per l'andazzo della partita: il Vipiteno attacca ed il Renon spesso riesce ad affacciarsi alla porta di Thomas Tragust solo tramite contropiedi. Gli stalloni a loro volta non riescono a superare Florian Großgasteiger, il quale subentra per l'ammalato Karol Križan.

Nel drittel centrale la storia non cambia, anche perché il Renon rimane abbastanza passivo e lascia giocare i Wipptaler. Questo non impedisce ai ragazzi di Greg Holst di allargare il vantaggio a 3 a 0 con un'altra rete in contropiede di Chris Blight ed un gol di Thomas Pichler al 18° minuto. "Il 2 a 0 probabilmente è stato il momento chiave della partita.", analizza il tecnico dei Broncos Oly Hicks. "Avevamo un'ottima fase e questa era la nostra chance per rientrare in partita, ma poi abbiamo concesso un'altra rete ed abbiamo perso la partita."

I Broncos non si scoraggiano e continuano l'assalto, ma Großgasteiger non si fa superare, anche se per onore della verità in qualche occasione riceve generoso aiuto dagli attaccanti dei Broncos. Il Renon chiude la partita nell'ultimo minuto di gioco con una rete in superiorità di Brad Farynuk, il quale mette fine ad un incontro tutto sommato non entusiasmante.

Grazie a questa sconfitta e la contemporanea vittoria dell'Asiago alle spese del Bolzano, gli stalloni perdono due piazzamenti in classifica e scivolano al nono posto.


Foto: Max Pattis
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