L’Odegar rimane stregato

lunedì 28 dicembre 2015

2015-10-17-asi-wsv

9 novembre 2013. È questa la data in cui gli stalloni hanno vinto l’ultima volta ad Asiago. Da allora si sono presentati ben sette volte all’Odegar e sette volte sono ritornati dall’altipiano dei sette comuni a mani vuote. In tutto, i Broncos dal ritorno in Serie A hanno giocato 12 partite in questo stadio e solo due volte potevano festeggiare una vittoria. Dunque si può dire senza dubbi che lo stadio di Asiago probabilmente non è uno dei luoghi energetici positivi per i Broncos.

Ma stasera non è tanto il ”Odegar stregato” a far sì che gli stalloni rimediassero una batosto per 7-1, ma il motivo per questa brutta sconfitta è la tanto repentina quanto completa assenza di fiducia nei propri mezzi da parte dei Broncos. Già il gol del 1-0 di Bentivoglio dopo 3:10 minuti di fatto decide la partita, perché gli stalloni dopo il contropiede del topscorer asiaghese sono spaventati e nelle loro facce si può letteralmente leggere un “ecco che ci risiamo.” Due occasionissime dei padroni di casa più tardi e Magnabosco al sesto minuto segna la rete della vittoria, ed un Mark Demetz non ancora al cento per cento probabilmente vorrebbe riavere indietro questo tiro. Presti all’11° trafigge l’estremo difensore dei Wipptaler per la terza volta e l’incontro si chiude qui.

L’unica cosa che funziona a meraviglia per gli stalloni è il gioco in inferiorità numerica. Con l’uomo in meno tutt’ad un tratto sono attenti e concentratissimi, togliendo ai casalinghi le vie di tiro e di passaggio prima che questi potessero farsi pericolosi con il loro powerplay molto forte. In 4 contro 5 stranamente spariscono tutte le incertezze, ma non appena si ritorna in parità numerica, il passaggio più semplice per i Broncos diventa una cosa difficilissima. Anche nel secondo tempo le incertezze ed il gioco esitante con tempi lunghissimi prima di prendere una decisione sono la rovina dei Broncos, quando i casalinghi allungano con Dan Sullivan ed Ulmer, portando il parziale sul 5-0. Bentivoglio e Magnabosco potrebbero dilagare, ma sulle loro incursioni solistiche Mark Demetz c’è.

Anche l’ultimo periodo inizia con due penalty killings davvero esemplari, prima che Tobias Kofler dopo cinque minuti e mezzo becca soltanto la parte inferiore della traversa. L’unica rete in powerplay in otto tentativi dei padroni di casa arriva con Nigro, il quale mette sotto la traversa un polsino dallo slot, pochi istanti dopo che Philipp Pircher rientra dalla panca puniti con i Broncos che superano un 3-contro-5. Passa neanche un minuto e Daniel Fabris pesca un disco dal goalie asiaghese Carrozzi, autore di una buona gara, e Rupert Stampfer può mettere dentro per il gol della bandiera per i Wipptaler. Solo dieci secondi più tardi comunque ci pensa Matteo Tessari con un altro polsino non imparabile a decretare il 7-1 finale.

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