La maledizione continua
domenica 9 novembre 2025
E di nuovo sono gli orsi polari a esultare alla Weihenstephan Arena
Contro i campioni in carica di Zell am See, gli stalloni hanno bisogno disperato di una vittoria per interrompere la striscia negativa che dura da cinque partite e per risalire una classifica che si fa sempre più stretta. Con tre punti, i Broncos salterebbero al nono posto e si porterebbero a sole tre lunghezze dalla quinta piazza.
L’inizio lascia ben sperare: i padroni di casa partono a razzo e nei primi 30 secondi mettono già tre dischi nello specchio della porta difesa da Alex Schmidt. Dopo appena 44 secondi, il goalie salisburghese non riesce a trattenere un tiro, e sul rebound Franco Sproviero è abile a a firmare l’1:0. Gli stalloni restano concentrati e disciplinati in un match ad alta intensità, e sfiorano il raddoppio al 19’. Conci serve Sproviero da dietro porta, ma un difensore ospite lo disturba quel tanto che basta e il tiro finale risulta troppo debole per battere Schmidt.
Dopo la pausa, il Zell am See alza il ritmo e costringe i Broncos a difendersi con ordine. La chance più grande capita a Jennes, pescato in pieno slot in powerplay, ma Groh è attentissimo e salva alla grande. Al 28’ però la dea bendata volta di nuovo le spalle agli stalloni, quando i salisburghesi buttano un disco in zona offensiva lungo la balaustra, il puck carambola sull’arbitro nell’angolo e rimbalza dritta nel cerchio d’ingaggio, dove Jennes si ritrova da solo davanti a Groh con il disco sulla spatola e lo trafigge per l’1:1.
Come già troppe volte nelle ultime settimane, il gol del pari, anche se arrivato in modo fortunoso, spezza l’equilibrio mentale dei Broncos. La squadra perde il filo del gioco e incassa due reti in sette minuti, firmate da Stiegler e Tomazevic. Dopo 40 minuti, il tabellone dice 1:3 a favore degli ospiti.
Nel terzo drittel, gli stalloni ci mettono cuore e orgoglio, alzano il baricentro e assediano la zona difensiva degli ospiti, ma la paura di sbagliare pesa come un macigno e il primo powerplay della serata al 42° scivola via senza esito. Al 50°, tutta la Weihenstephan Arena rimane senza fiato, quando Conti si ritrova un rebound su un piatto d’argento con la porta spalancata davanti a sé, ma non riesce a alzare abbastanza il disco e lo spedisce dritto sul gambale di Schmidt. È l’occasione che può cambiare la partita, e viene sciupata.
I Broncos però non mollano e continuano a crederci. I salisburghesi si chiudono con ordine, ma al 56° gli sforzi vengono premiati. Rämö prova un tiro dalla distanza, Schmidt non trattiene e ancora una volta è Sproviero il più lesto a reagire, firmando il 2:3.
La Weihenstephan Arena esplode, trascinata anche dalla presenza calorosa di oltre 100 chierichetti e accompagnatori, che spingono gli stalloni con tutto il loro tifo. A 1:48 dal termine, coach Sjöquist chiama il timeout e toglie Groh per il sesto uomo di movimento. I Broncos spingono per il pari, ma nel momento decisivo arriva la beffa. Di nuovo è proprio Jerkko Rämö a commettere l’ennesimo errore sulla linea blu, Max Wilfan ringrazia e chiude i conti con il 2:4 a porta vuota.